Analisi dei dati pluviometrici in Emilia-Romagna nei primi 20 giorni di maggio
Fra il 2 e il 16 maggio 2023, sono caduti livelli di piogge mai registrati negli ultimi 100 anni in Emilia-Romagna. Le stazioni pluviometriche di Brisighella, Lodolone, Rontana e Monte Albano hanno registrato quantità significative di pioggia. In particolare, il valore cumulato di pioggia nel periodo dal 1 al 20 maggio è stato sorprendente.
Scritto da: Franco Raimondi
Brisighella, situata nel bacino del fiume Lamone, ha registrato una pioggia cumulata di 161,4 mm il 2 maggio e 157,6 mm il 16 maggio, mentre il valore cumulato nel periodo dall’1 al 20 maggio è di 440,2 mm. Questo valore rappresenta oltre il 50% della precipitazione media annuale registrata nella zona nell’ultimo trentennio.
Arriviamo alle stesse conclusioni guardando i dati relativi alla stazione pluviometrica di Lodolone e quella di Rontana sul bacino del fiume Senio.
Infine, la stazione pluviometrica di Monte Albano ha un valore cumulato di 578,2 mm nel periodo dal 1 al 20 maggio. Questo valore rappresenta oltre il 60% della precipitazione media annuale sempre basata sui dati dell’ultimi trentennio.
Precipitazione cumulata in alcune stazioni pluviometriche nei giorni del 2 e 16 maggio 2023
Fonte: https://www.arpae.it/it/temi-ambientali/meteo/dati-e-osservazioni/dati-giornalieri
Stazione pluviometrica |
Bacino |
Pioggia cumulata |
Pioggia cumulata |
Pioggia cumulata |
---|---|---|---|---|
Brisighella |
LAMONE |
161.4 |
157.6 |
440.2 |
Lodolone |
LAMONE |
119.6 |
173.0 |
456.6 |
Rontana |
SENIO |
141.8 |
135.6 |
446.2 |
Monte Albano |
SENIO |
183.2 |
194.4 |
578.2 |
Confronto precipitazione cumulata 1-20 maggio con media annuale
Fonte: https://www.arpae.it/it/temi-ambientali/clima/dati-e-indicatori/tabelle-climatiche
Stazione pluviometrica |
Comune |
Precipitazione |
Pioggia cumulata |
Rapporto % |
---|---|---|---|---|
Brisighella |
Brisighella |
892.6 |
447.7 (media dei valori tabella sopra) |
50.1% |
Lodolone |
||||
Rontana |
||||
Monte Albano |
Casola Valsenio |
936.6 |
578.2 |
61.7% |
Da questi dati emerge l’eccezionalità degli eventi, estremamente rari in passato e che oggi causano impatti significativi sulle infrastrutture, sul territorio e sulla sicurezza delle persone. I valori di precipitazioni cumulati nelle 24 ore del 2 e del 16 maggio rappresentano eventi con tempi di ritorno centennali. Questo, unito al fatto che tali eventi si siano verificati nelle stesse zone a distanza di due settimane l’uno dall’altro e al quantitativo cumulato nei primi 20 giorni del mese di maggio rappresentano un chiaro segnale dei cambiamenti climatici in atto. Tali cambiamenti consistono appunto nell’intensificazione degli eventi estremi e nell’alternanza di lunghi periodi siccitosi, come son stati gli anni 2021 e 2022, a periodi di precipitazioni eccezionali e concentrate.
È evidente che gli interventi infrastrutturali tradizionali non saranno in grado di fornire da soli una protezione adeguata di fronte a eventi di pioggia così intensi. In questi casi, è essenziale elaborare soluzioni che tengano conto delle caratteristiche dei territori: non esistono ricette preconfezionate adatte a qualsiasi situazione, ma è importante unire gli essenziali aspetti di previsione, comunicazione e preparazione ad uno sguardo nuovo e aperto verso i fiumi. È importante, quindi, ridare spazio ai fiumi, ovunque vi sia la possibilità, arretrando gli argini per permettere la formazione delle golene e porre dei “freni” naturali alle piene. Queste aree naturali, caratterizzate da terreni alluvionali, sono in grado di assorbire e trattenere una grande quantità d'acqua durante i periodi di piogge intense, mitigando almeno parzialmente le piene che si originano da eventi di questa entità e quindi il rischio di inondazioni.