Il Seveso esonda a Milano: alcune riflessioni

L'esondazione del Seveso a Milano di fine ottobre, ci ricorda l'importanza degli interventi di de-impermeabilizzazione dei suoli.

Il Seveso esonda a Milano: alcune riflessioni

Ieri notte, un intenso temporale ha colpito Milano, scaricando circa 31 millimetri di pioggia in un'ora. Alle 6 del mattino, il fiume Seveso è esondato, causando allagamenti e seri disagi alla circolazione, soprattutto nelle zone di Niguarda e Ca' Granda, ma non solo. I sottopassi sommersi, blackout, scuole evacuate, i disagi sono stati moltissimi e non è facile elencarli senza tralasciarne alcuni.
L'esondazione è rientrata intorno alle 12, ma la situazione non è stata meno critica in Brianza, con la Milano-Meda bloccata e il lago di Como straripato.

Questo evento ci evidenzia che il fiume prima o poi si riprende lo spazio che l'uomo gli ha sottratto indebitamente e come sia necessaria, da qui in avanti, una pianificazione strategica per mirare a restituire adeguatamente spazio ai fiumi, evitando l'appropriazione eccessiva delle aree circostanti.

Ridurre l'impermeabilizzazione del terreno è un passo cruciale per limitare i deflussi meteorici nelle fognature e prevenire situazioni simili a questa. Inoltre, è fondamentale porre fine al consumo eccessivo di suolo, che contribuisce a rendere il territorio più fragile di fronte a eventi climatici estremi, invece un recentissimo report di Ispra ci dice che nel 2022, vi è stata un’accellerazione arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e avanzando, in soli dodici mesi, di altri 77 chilometri quadrati, oltre il 10% in più rispetto al 2021.

Possiamo preservare la sicurezza e la stabilità delle nostre comunità di fronte alle sfide del cambiamento climatico se ci uniamo per una gestione più sicura del territorio.