Una importante riflessione sulla qualità delle acque. Dall’ultimo incontro PSS Olona

Piero Soria sottolinea l’esigenza di superare l’approccio tradizionale dettato dalle concentrazioni massime ammissibili negli scarichi dei depuratori

Una importante riflessione sulla qualità delle acque. Dall’ultimo incontro PSS Olona

Il 12 maggio sì tenuto l'incontro incluso nell’ambito del Progetto Strategico di Sottobacino Olona dedicato al tema della qualità delle acque. Il confronto si è dimostrato particolarmente significativo ed ha segnato un cambio di passo nell’affrontare la questione dei controlli e della gestione delle risorse idriche.

Come noto, la Direttiva Acque 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque – DQA) istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque ed ha introdotto un approccio innovativo nella legislazione europea in materia di acque, tanto dal punto di vista ambientale, quanto amministrativo-gestionale. Gli obiettivi sono ambiziosi: prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativomigliorare lo stato delle acque e assicurare un utilizzo sostenibile, nello specifico si impone agli stati membri di consegnare i fiumi in stato “buono” entro il 2027.

Fra gli interventi di questo incontro più interessanti vi proponiamo un estratto da Piero Soria – ATO di Pavia in cui afferma l’esigenza di superare l’approccio tradizionale dettato dalle concentrazioni massime ammissibili negli scarichi dei depuratori con un approccio innovativo che definisce la compatibilità dello scarico con il corpo idrico ricettore:

In termini di qualità e depurazione dei reflui siamo stati abituati a ragionare in termini di conformità ai limiti prescritti. Sarebbe opportuno introdurre dei concetti differenti: scarico compatibile (non determina la perdita o il mancato conseguimento della qualità del recettore) /non compatibile con la tutela (determina da solo o in concorso con gli altri fattori di pressione non comprimibili il mancato conseguimento della qualità del recettore), prescindendo dalla conformità formale e guardando all’effettiva funzione dello scarico. Se non acquisiamo questi nuovi concetti fatichiamo a trovare la corretta correlazione fra adeguamento strutturale e miglioramento dei corpi idrici.

Piero Soria - ATO Pavia

Noi del team dei Contratti di Fiume lombardi siamo convinti che sia la giusta direzione e continueremo a concentrarci su questo obiettivo comune.