Una settimana di incontri, confronti e pratiche di creazione condivisa, per leggere in un modo trasversale il Lambro e il suo rapporto con Milano

Il riassunto del primo Residential Workshop a Milano del progetto Palimpsest.

Di Edoardo Tommaselli

Una settimana di incontri, confronti e pratiche di creazione condivisa, per leggere in un modo trasversale il Lambro e il suo rapporto con Milano

Gethan & Miles sono due artisti irlandesi, da anni residenti a Marsiglia: porta la loro firma l’idea che prenderà forma nell’ambito del progetto europeo PALIMPSEST “Creative drivers for sustainable living landscape”, nato per ripensare e riformare – attraverso l’arte e la sua energia creativa – il rapporto con il territorio lambito dal fiume.

Fiume Lambro vicino alle sorgenti

 Un progetto, quello di PALIMPSEST, che dopo l’esperienza negli altri centri pilota (Łódź in Polonia e Jerez de la Frontera in Spagna) è approdato a Milano: una Residential Week a più voci che ha visto interagire i due artisti con rappresentanti di ERSAF, di Contratti di fiume, del Politecnico di Milano e dell’associazione culturale Karakorum Teatro, assieme a stakeholder, associazioni del territorio, studiosi e ricercatori italiani ed europei.

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 Al centro di PALIMPSEST c’è dunque il fiume Lambro, e il tentativo di pensare – attraverso gli strumenti dell’arte, e di un progetto che prenderà forma concreta nel corso dei prossimi mesi – una nuova visione per il futuro del fiume: una visione che si lega intimamente a Milano, alla sua storia e alle molteplici contraddittorietà che questa relazione ha creato nel tempo.

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 Il centro operativo del Residential Workshop sono stati gli spazi di Cascina Biblioteca – altro luogo di inclusione sociale restituito alla città, situato nel cuore del Parco Lambro di Milano – mentre numerosi sono stati i momenti di incontro e approfondimento con attori, realtà e studiosi che da sempre si occupano del fiume.

Tra questi Thomas Giglio (anima di Cascina Biblioteca), il biologo ed ecologo Giulio Conte, l’architetto Gianni Dapri (Associazione Grande Parco Forlanini), il professor Antonio Longo, Raul del Santo – fondatore dell’ecomuseo dei Mulini – Marco La Veglia di AIPO e diverse realtà del territorio, tra cui l’Associazione Lambro Lucente e il Comitato inquilini di via Rizzoli.

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