Sistema naturale di laminazione e fitodepurazione e riqualificazione spondale a Gorla Maggiore e Fagnano Olona

Sistema naturale di laminazione e fitodepurazione e riqualificazione spondale a Gorla Maggiore e Fagnano Olona

Sito pilota dove prevedere interventi di depurazione naturale con una logica di progettazione partecipata

Il progetto, già individuato nell’ambito di uno studio a cura di Autorità di Bacino del Po e Regione Lombardia datato 2007-2008 [mirato alla valutazione dell’applicabilità di tecniche di depurazione naturale per la riduzione degli impatti provocati dagli scolmatori delle reti fognarie miste] come uno dei 3 siti pilota dove prevedere interventi di depurazione naturale con una logica di progettazione partecipata, è stato finanziato con il Bando di Riqualificazione fluviale promosso da Regione Lombardia nel 2009, e cofinanziato dal comune di Gorla Maggiore.

L’intervento interessa uno sfioratore fognario situato lungo il fiume Olona nel comune di Gorla Maggiore, individuato in base a criteri specifici quali l’effettiva fattibilità dell’intervento, la disponibilità di aree, i benefici attesi sul corpo idrico recettore, l’idoneità alla realizzazione di interventi multifunzionali. Parte del progetto di riqualificazione e sistemazione del verde ricade anche nel comune di Fagnano Olona. Completato nel 2012, l’intervento è inserito in un’area attrezzata in grado di ospitare iniziative per la fruizione e la didattica compatibili con le funzioni naturalistiche e ambientali.

L’impianto prevede un sistema di fitodepurazione in grado di trattare sia le acque di prima pioggia tramite un sistema a flusso sommerso, sia quelle di seconda pioggia tramite un sistema a flusso libero, inserito all’interno di una vasca volano in terra; quest’ultima, in caso di eventi meteorici intensi, permette la laminazione dei picchi di piena generati dalla fognatura restituendo al fiume Olona una portata inferiore mentre l’acqua depurata viene restituita al corpo idrico più a valle.

Per ciò che riguarda la depurazione naturale le piante (Phragmites e altre emergenti) che vanno a coprire via via la superficie del laghetto hanno la funzione non di depurare, (a questo provvedono i batteri che popolano il substrato di ghiaia anche grazie agli apparati radicali sotterranei) bensì a mantenere la conducibilità idraulica nel tempo. Per consentire lo sviluppo di un ambiente ad elevata biodiversità e superare eventuali periodi di clima secco è stata prevista una derivazione dall'Olona di pochi litri al secondo che potrà successivamente essere mantenuta, al termine del monitoraggio.
L'intero sistema è infatti sottoposto dalla primavera 2014 ad un intenso monitoraggio nell’ambito del progetto europeo (VII Programma Quadro) Openness (http://www.openness-project.eu/); in 6 mesi di monitoraggio oltre 60.000mc di acqua inquinata sono stati depurati dal sistema, con abbattimenti sorprendenti del carico organico, dei solidi sospesi e dell’azoto ammoniacale, laddove una semplice vasca di prima pioggia ne avrebbe trattenuti meno del 40%, scaricando il resto senza trattamento nel fiume.
L’equilibrio del sistema è stato minacciato nel corso del 2014 dall’inserimento di pesci e alla successiva moria degli stessi: tale situazione si è verificata non a causa di presunti malfunzionamenti dell’impianto ma per la carenza di ossigeno legata agli eventi meteorici intensi che hanno conferito alle vasche molta acqua inquinata riducendo ulteriormente l’ossigeno disponibile nel laghetto che, occorre ribadirlo, non è progettato per ospitare pesci (che oltretutto danneggerebbero la vegetazione acquatica).

In prossimità dell’impianto di depurazione, sono inoltre stati realizzati grazie alla disponibilità di fondi FSC (ex FAS) lavori di rinaturazione delle sponde in aree vicino al confine con il comune di Fagnano Olona e, a cura del PLIS Medio Olona, interventi di riqualificazione spondale con rimozione di strutture esistenti e finalizzati alla riduzione del rischio idraulico. Tali interventi si inseriscono in un più ampio progetto multifunzionale che migliorando la funzionalità idraulica e morfologica del fiume e delle aree di pertinenza ne potenzia conseguentemente la componente ecologica e fruituiva. Il progetto in comune di Fagnano Olona consiste in uno spazio polifunzionale denominato Parco dell’Acqua dove osservare le specie vegetali sviluppatesi a ridosso dell’Olona e nel bosco didattico adiacente. In comune di Gorla Maggiore vicino alla vecchia stazione della Valmorea è presente un secondo spazio polifunzionale che richiama anche la memoria storica dell’antica struttura ferroviario.

Nel PLIS Medio Olona i lavori di difesa spondale finalizzati a mitigare gli effetti erosivi con la riqualificazione e rinaturalizzazione delle sponde sono realizzati mediante impiego di palificate vive, la rinaturazione dei scogliere esistenti, la posa di difese in massi e la creazione di rampe di risalita per i pesci.
Durante gli intensi eventi meteorici di metà novembre 2014 le aree sopra descritte sono state interessate da fenomeni di piena importanti, con trasporto consistente di materiale; le opere di ingegneria naturalistica realizzate a difesa hanno risposto efficacemente alle sollecitazioni, a parte una piccola porzione non completata che dovrà esser quindi ri-consolidata essendo stata aggirata dall’acqua, e l’allagamento ha per lo più riguardato aree agricole.

A metà aprile 2015 sono state posate le due passerelle ciclopedonali con rimozione di quelle preesistenti non compatibili con i livelli dell'Olona. 

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