Workshop - Quale parco vogliamo?

Il laboratorio ha previsto alcune presentazioni iniziali e un momento di lavoro di gruppo.

Workshop - Quale parco vogliamo?

Stefania Lattuille, coordinatrice del percorso, ha aperto l’incontro facendo una rapida sintesi del percorso condotto fino a quel momento. Gli architetti paesaggisti, Dal Sasso e Ceriani, hanno presentato sinteticamente gli aspetti salienti del progetto, le potenzialità e i vincoli legati alla funzione principale dell’area.  Il vice sindaco di Varedo, Fabrizio Figini, ha invece introdotto il tema della riqualificazione dell’area industriale edificata della Snia, riservandosi di dedicare al tema un approfondimento in un incontro successivo. L’Assessore all’Ambiente di Paderno Dugnano, Giorgio Rossetti, è intervenuto ricordando quanto sia essenziale per l’amministrazione cittadina che questo nuovo parco entri a far parte di una rete di parchi dell’area e che sia connesso idealmente e concretamente, attraverso la realizzazione di nuove connessioni ciclabili.

Reportincontro30.4-3

Agnese Bertello, coordinatrice del percorso, ha presentato gli esiti del sondaggio trasmesso alla mailing list ed effettuato in merito agli usi del nuovo parco urbano. Il sondaggio ruotava intorno a tre domande principali: “Che caratteristiche vorresti che avesse il parco?”, “Quali funzioni vorresti poter svolgere nel parco?”, “Di che cosa è importante tenere conto nella progettazione del parco?” Queste domande sono state lo stimolo all’avvio della discussione del workshop.

 

Sono stati affrontati alcuni temi generali e alcune proposte specifiche.

 

Dal punto di vista generale, è emersa la necessità di confrontarsi in merito alle future modalità di gestione della vasca, anche al di là della manutenzione ordinaria e straordinaria, in merito agli eventi e alle attività che verranno condotte. A questo tema è connesso anche il tema della sicurezza e della sorveglianza dell’area.

 

Occorre tenere presente che l’area del parco è molto grande; rendersi conto delle dimensioni reali, lavorando solo sulle mappe, è molto difficile. Di fatto quello che appare solo come un “bordo”, un “perimetro”, deve invece essere pensato come un boulevard verde dove possono convivere moltissime attività varie tra di loro. Indicativamente si parla di un parco lineare, con una lunghezza di circa 600 m, e una larghezza di 25 m. Bisogna quindi immaginare di sfruttare al meglio quest’area.

 

Un’ulteriore riflessione ha riguardato i tempi di realizzazione del progetto e le fasi di progettazione. L’idea è quella di lavorare al progetto generale predisponendo delle aree che possano accogliere le diverse proposte emerse; l’implementazione delle stesse sarà però progressiva.

 

PROPOSTE SPECIFICHE

 

Piste ciclabili

Si è ribadita la centralità della connessione del nuovo parco con le altre aree verdi, in particolare grazie al raccordo tra le piste ciclabili presenti e quelle in fase di attuazione. È stata sottolineata la necessità di distinguere il percorso pedonale da quello ciclabile per consentire a tutti di muoversi nel parco in maniera sicura, secondo le proprie possibilità.

 

Eventi

Per la sua conformazione, il fondo vasca è stato visto come un luogo ideale per grandi eventi, concerti e spettacoli rivolti ad un pubblico ampio. Si è ragionato sulla possibilità di strutturare a mo’ di anfiteatro una parte dei pendii che si affacciano sul fondo vasca. È stato ricordato che a Paderno Dugnano, nel Parco Lago Nord è stata appositamente prevista un’area da dedicare a questi eventi, mentre a Limbiate il calendario estivo di solito si svolge nelle piazze. In merito a questa ipotesi, è stato sottolineato come sia fondamentale chiarire prima tutti gli aspetti gestionali.

Oltre ai grandi eventi, è stato proposto di prevedere degli spazi per gli artisti di strada, perché possano esibirsi liberamente. Questo tipo di attività artistiche troverebbe spazio nella parte a livello del piano campagna, cioè nel perimento della vasca.  

 

Opere d’arte

Si propone di collocare all’interno del parco un’opera d’arte che racconti la storia del luogo e il cambiamento che è avvenuto.

 

Aspetti didattici-educativi sul ciclo dell’acqua

È stato proposto di rendere quest’area uno strumento didattico educativo per far comprendere il ciclo dell’acqua, da un punto di vista generale e integrale, non soltanto dal punto di vista delle emergenze. Per questo si è parlato della possibilità di creare un’area per la fitodepurazione. Poiché le prescrizioni di legge chiedono che il fondo vasca sia impermeabilizzato, non è possibile realizzare questa proposta sul fondo vasca, e si è detto di valutare la possibilità di realizzarlo in un’area ad hoc, sul lato verso la Snia, sul perimento al livello del piano campagna.

Questa proposta aumenterebbe il valore sociale e culturale del progetto e dell’area, dandole una chiara identità.

Reportincontro30.4-4

Orti sociali

La facilitatrice ha ripreso alcuni bisogni emersi dal sondaggio, chiedendo ai partecipanti qual era la loro opinione in merito. Tra questi anche il tema degli orti sociali. Si è ricordato che nell’area di laminazione di Nerviano si prevede di assegnare una parte ad un’azienda agricola perché lo coltivi. È stato fatto presente che le condizioni di partenza del terreno sono diverse, ma questa riflessione, insieme al racconto di un caso simile legato al tema dei rifiuti, ha portato ad analizzare un’altra possibilità e cioè quella di avere dei piccoli orti coltivati a scopo dimostrativo. Quanto viene coltivato potrebbe cioè essere poi oggetto di analisi e di ricerca, per verificarne la qualità. Questa ipotesi dovrebbe coinvolgere altri soggetti, in particolare università o enti di ricerca. Si è detto che riuscire a dimostrare che è possibile coltivare qualcosa di sano da un terreno che era prima molto inquinato, potrebbe essere significativo.

A questo proposito si è anche detto di attivare una collaborazione con l’istituto tecnico agrario presente sul territorio, che ha un corso di studi dedicato alla progettazione del verde e dei parchi e i cui studenti, come già espressamente indicato alla facilitatrice dalla Dirigente dell’istituto, potrebbero essere coinvolti nel proporre e studiare quali arbusti e alberi prevedere nell’area.

 

Accesso al parco

In merito a questo tema, si propone di avere più accessi nei punti strategici e di rendere realmente il parco accessibile a tutti.

 

Compensazione CO2 e presenza alberi di alto fusto

Sebbene l’area sia inquinata, oggi è presente un numero importante di alberi nati spontaneamente.

Il bosco che nascerà sarà certamente di qualità superiore, ma dal punto di vista della compensazione della CO2 non sarà equilvalente. Anche per questo, i partecipanti hanno chiesto di poter avere più alberi ad alto fusto nel parco. In questo senso, l’analisi deve vertere sulla possibilità di collocarne in numero maggiore oltre che sul boulevard, nella parte del fondo vasca fruibile, identificata come “area gioco naturale” nei progetti. Occorre fare un bilancio naturalistico ed ecologico dei vari aspetti.

 

Pulizia del fondo vasca

In merito a questo tema è stato proposto di utilizzare l’acqua del Villoresi per effettuare la pulizia del fondo dell’area di laminazione in caso di riempimento e dopo il deflusso. Nella fase di ritiro delle acque della piena, che è graduale, potrebbe infatti accadere che i fanghi si secchino e che risulti difficile pulire il fondo. Immettere l’acqua del Villoresi potrebbe evitare questa situazione.

Reportincontro30.4-bacheca con postit coprogettazione

Scarica gli esiti del questionario.